Per non scordarci di quante sfaccettature sia composta la Cultura, continuiamo a proporvi belle cose al Laboratorio Radici. (Locandina)
DOMENICA 25 MARZO avremo il piacere di ospitare Flavia Lisotti cantautrice cosentina che ci farà ascoltare la sua musica ed il suo progetto musicale.
Ad accompagnare la buona musica ci sarà anche tanta arte con la Mostra di Salvatore Minoliti, artista reggino dalle molteplici creazioni.
Eccovi quindi la #scaletta della serata di DOMENICA 25 MARZO al Laboratorio Radici:
- ORE 20:00 Cena sociale (è gradita prenotazione al numero 349.4612197)
- Mostra di Salvatore Minoliti
- ORE 21:30 Flavia Lisotti Live.
Info sugli artisti:
Flavia Lisotti è una cantautrice calabrese che scrive storie musicate che a volte sono un po’ arringhe e un po’ ninnananne.
Le piace giocare con il senso delle frasi e prendere in giro i luoghi comuni. La sua poetica è racchiusa nel verso di un suo brano che recita così:
“Se proprio dovete prendetevela/
con la convinzione che ho in testa/
che ogni parola che ho scritto, gridato o taciuto/
è la mia protesta”.
Si esibisce in duo con il fratello Giuseppe Lisotti alla chitarra, con cui ha aperto una tappa del tour “Una foresta nei club” dei Subsonica.”
Flavia Lisotti ha preso parte all’album “Il giorno dopo” de Le Prospettive di Gioia Sulla Luna, registrato a Bologna con Cristiano Santini dei Disciplinatha.
Registra insieme a Vladimir Costabile e ai Kumé l’EP “Tango Step” e collabora con Ernesto Orrico e Mattia Argieri alle suggestioni teatrali ed elettroniche del live di “The Cult of Fluxus”.
Collabora con i May Doubt condividendo con loro il palco del Teatro Morelli e quello del Mestiza Fest, aprendo insieme alla band il concerto de Lo Stato Sociale.
QUI i suoi link:
Pagina Facebook Flavia Lisotti
Live Session, Flavia Lisotti “Il mio paese beve”
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Salvatore Monoliti
L’arte per Minoliti è così importante da coincidere con l’esistenza stessa. L’atto del creare diviene sempre più necessario e concretamente terapeutico.
L’artista infatti, senza filtri né mediazioni, manifesta attraverso le sue opere un tangibile disagio esistenziale e ciò lo alleggerisce dalle difficoltà del quotidiano.
Le opere che ci presenta affrontano il tema di alcune dipendenze e ossessioni, che possono insinuarsi nel cervello senza la possibilità di scegliere se farle entrare o meno. E’ proprio questa assenza di controllo “in ingresso” e le conseguenti irrefrenabili compulsioni, nonostante una piena consapevolezza, che hanno spinto l’artista a trattare il tema.
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È tempo di creare RADIC|!
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